STORIA

Il primato dellʼuso della geotermia per finalità energetiche è tutto italiano e risale allʼinizio del Novecento, in provincia di Pisa, a Larderello, dove è stato costruito il primo impianto geotermico della storia. Nella realtà, sin dalla preistoria gli uomini hanno utilizzato i prodotti vulcanici e utilizzato il calore per trattare il cibo e godersi i benefici dei bagni termali.

Nel XIX secolo, l’ingegnere e imprenditore francese François Jacques de Larderel sviluppò un innovativo sistema per raccogliere il vapore naturale emesso dai lagoni, ovvero le fessure del suolo da cui sgorgano acqua bollente ed emanazioni geotermiche. Grazie all’introduzione del “lagone coperto“, una cupola semisferica in muratura posta sopra queste aperture, il vapore veniva convogliato e utilizzato per estrarre l’acido borico dai fanghi naturali, oltre che per alimentare le caldaie necessarie al processo di estrazione.

Sempre a Larderello Piero Ginori Conti, accende le prime cinque lampadine alimentate dal vapore geotermico grazie a una macchina composta da un motore alternato accoppiato a una dinamo. Nel 1913, nasce in Italia la prima centrale geotermica del mondo: Larderello 1.

A partire dagli anni ’50, l’esempio italiano nell’uso della geotermia è stato seguito da numerose altre nazioni.

A Larderello, all’interno del palazzo del Conte de Larderel, è nato negli anni Cinquanta il Museo della Geotermia, che racconta la storia, gli sviluppi e i benefici di questa risorsa. Il museo fa parte di un circuito turistico geotermico, che ha contribuito ad arricchire l’offerta turistica della Toscana.

Larderello e la nascita della Geotermia
(da Storia di Pisa)

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